E’ stato ascoltato dal pm Gianfranco Colace Jetmir Kurtsmajlaj, il 27enne di origini albanesi che domenica sera ha accoltellato in strada una studentessa greca di vent’anni con cui aveva avuto una relazione di qualche mese.
La ragazza è ricoverata alle Molinette, in prognosi riservata, ma le sue condizioni sono stabili. Assistito dall’avvocato Vincenzo Coluccio, al magistrato il 27enne ha detto che voleva “sfregiare” la ragazza, non ucciderla. I due si sono incontrati domenica pomeriggio.
“Abbiamo passeggiato, poi siamo andati a casa sua, perché dovevo bere un bicchiere d’acqua – ha spiegato l’uomo -. Li ho preso il coltello dalla cucina e siamo di nuovo scesi in strada”. Al pm l’uomo ha detto anche di ricordarsi solo la prima coltellata e l’ultima.
Quando la donna era a terra, colpita da fendenti all’addome e al volto, ha sostenuto di aver provato a chiamare i soccorsi ma “la chiamata non è partita”.
Resta un mistero il movente: l’uomo avrebbe escluso la gelosia e ha parlato di un “complotto” contro di lui organizzato dalla ragazza e da un suo amico.