Ai ballottaggi delle Comunali in PIemonte è stato premiato il centrosinistra: Giorgio Abonante ha conquistato Alessandria, Patrizia Manassero è la prima sindaca donna nella storia di Cuneo, Claudio Castello si è confermato a Chivasso, Alberto Soressi ha strappato Omegna al centrodestra.
Due candidati civici, entrambi ex M5s, a Savigliano, dove ha vinto Antonello Portera, sconfiggendo il candidato (anche) del Pd, e ad Acqui Terme, dove ha prevalso Danilo Rapetti.
Con l’esito di questa tornata elettorale va in parità, 4 a 4, il conteggio dei sindaci di centrosinistra e centrodestra nella regione: da una parte Alessandria si aggiunge a Cuneo, Torino e Verbania, dall’altra restano Asti, che al primo turno ha confermato Rasero, Biella, Novara e Vercelli.
“L’elettorato ha trovato più convincenti e credibili le proposte del centrosinistra, – sottolinea Paolo Furia, segretario piemontese del Pd, allargando l’analisi a tutta l’Italia – proposte costruite sempre sul territorio, mai calate dall’alto sulla base di equilibrismi di corrente, sempre rispettose della diversità e delle esigenze dei luoghi. Questo può fare davvero la differenza”.
Per Osvaldo Napoli, deputato di Azione, l’esito dei ballottaggi, in Piemonte come altrove, mostra “il rifiuto netto delle forze sovraniste e populiste, e in questo rifiuto sono stati accomunate anche le componenti moderate del centrodestra. Proprio da quel versante sono arrivati consensi nuovi ai candidati di Azione, il che conferma che le forze europeiste e moderate quando si alleano con Salvini e Meloni sono destinate a soccombere e perdono ogni ruolo”.
Ad Alessandria per la Lega è tempo di autocritica: “La Lega vince se sta tra la gente, se ascolta le persone in carne e ossa e riesce a dare loro voce e ad offrire soluzioni. Ad Alessandria non è successo e dobbiamo capire il perché”, dice il segretario provinciale Daniele Poggio e prosegue “l’elettorato di centro destra non ha cambiato campo, neppure in minima parte. Semplicemente ha deciso in buona parte di non partecipare al voto e occorre chiedersi come mai”.
Dal segretario leghista un j’accuse agli alleati: “l’impressione – dice – è che non tutti abbiamo remato nella stessa direzione e che al candidato Cuttica sia mancato il sostegno unitario che sarebbe stato lecito attendersi”.
Tra i Comuni al voto rimasti al centrosinistra Chivasso e per il confermato sindaco Claudio Castello è il momento della rivincita: “Una massa di fango mi è stata lanciata addosso nell’ultimo periodo ma il voto dei chivassesi è stata la risposta migliore, un tributo al lavoro svolto”.