Daniele Raco in scena giovedì 12 gennaio al Teatro Q77 di Torino con il suo nuovo spettacolo, Il Vecchio e il Male. Lo show nasce da una riflessione profonda che Raco ha fatto al compimento dei suoi 50 anni: “La più consistente scoperta che ho fatto pochi giorni dopo aver compiuto 50 anni è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare. E’ il momento nel quale capisci che hai meno anni davanti di quelli che hai già vissuto ma, se non ti lasci prendere dal panico da questa considerazione, capisci che devi necessariamente migliorare la qualità del tempo che rimane perché sulla quantità sei perdente”. Poi aggiunge: “Devi migliorare i rapporti con le persone, devi avere a che fare solo con gente che stimi, fare le cose che ti piacciono e dire ciò che ti aggrada. È l’età della grande bellezza. Se me ne andassi dal palco dopo questa frase l’indomani tutti parlerebbero di me. Ma stare li sopra è l’unica costante di una vita fuori posto e fuori luogo. Il buon proposito è quello di essere finalmente libero, non ho più il tempo e la voglia di fare la faccia bella, di essere accomodante, di dire ciò che la gente si aspetta che io dica e allora non posso e non voglio essere corretto secondo canoni non miei, non posso e non voglio fare finta che mi interessi quello che altri hanno da dire se davvero non mi interessa. Questo è lo spettacolo dei miei 50 anni dei quali più di 30 passati sul palco”. Considerazioni, riflessioni, bilanci, buoni e cattivi propositi per il futuro si susseguono nel racconto con il consueto scorretto sguardo sul mondo. Uno spettacolo che sa far ridere e riflettere, alla maniera di Raco.
Il giorno successivo, sul palco del Q77, si potrà assistere a Io Vergine, Tu Pesci. Parlare d’amore senza buonismi, coniugando l’astrologia col teatro. Entrambi, a braccetto con la psicologia e l’ironia, ci forniscono delle risposte tanto interessanti quanto fastidiose. Soprattutto riguardo ai tanto decantati sentimenti d’amore, nostri e altrui. Segno dopo segno, Giuseppe Sorgi redige una guida pratica per affrontare e conoscere colui o colei che ci fa tanto palpitare il cuore. Avere a che fare con una Vergine non è la stessa cosa che avere fra le mani una Bilancia. Uscire dal letto di uno Scorpione non è lo stesso che svegliarsi accanto a un Acquario. Sempre che l’Acquario ci sia ancora. Senza tralasciare voi, cioè noi però. E i nostri moventi. Perché abbiamo posato gli occhi su quella persona? Stiamo sperimentando finalmente un nuovo modo di affrontare una storia? Oppure riproponiamo per l’ennesima volta gli stessi, disastrosi, schemi amorosi di sempre? L’applicazione dell’astrologia in ambito psicologico non è certo una novità, inizia con Jung e prosegue fino ai giorni nostri per una strada tempestata di scetticismi, puzze al naso e fastidi vari. Se qualche titolato professorone dovesse quindi chiedere quali sono i riferimenti di Giuseppe Sorgi, la risposta sarebbe: Miss Marple. Sì, avete capito bene: Miss Marple valuta infatti la nostra specie secondo ‘tipi umani’, osservando gli sconosciuti e trovando in loro quei punti di somiglianza con le persone che conosce personalmente. Con questo sistema, mentre sferruzza, asciuga la vicenda giungendo all’essenza dei fatti. Scomoda zia Jane!
Mentre venerdì 13 ultimo appuntamento della stagione The Right Side of the Mood – Bruce Springsteen Tribute. Otto elementi tra professionisti e semi professionisti che hanno una grande passione in comune: Bruce Springsteen. Organizzatori di 3 edizioni del Bruce Party di Springsteen di Torino, hanno partecipato ai Glory Days di Rimini, la più importante manifestazione sul cantante in Europa. Hanno suonato con il primo batterista di Bruce, Vini Lopez e collaborato per due serate live insieme a Jake Clemons, nipote dello scomparso Clarence, sassofonista storico del Boss. Se siete in astinenza se quando Bruce non è in tour, la soluzione e di andarli ad ascoltarli.
Carlo Rea