Auto: prezzo del metano, aumento folle! Oltre i 2 euro al kg!. C’era una volta una pubblicità in televisione che i quarantenni di oggi ricorderanno meglio di altri. Diceva più o meno così: “Il metano? Ti dà una mano!”.
Ecco, l’auspicio oggi degli automobilisti che hanno deciso di investire in un’auto a metano è proprio quello: che il combustibile torni a dare una mano. Nel senso letterale della parola: una mano a contenere i costi.
Già, perché dagli 0.99 euro al kg di qualche mese fa, il costo del metano è schizzato nella maggior parte dei distributori del nord Italia ad oltre 2 euro al kg.
In sostanza, se prima si spendevano poco più di 15 euro per un pieno di un’auto di media cilindrata (una Volkswagen Polo, ndr) oggi se ne spendono più di 30. Il doppio.
L’aumento è stato repentino e costituisce una vera anomalia se consideriamo che dal 2005 ad oggi il prezzo medio annuale del gas si è sempre attestato intorno ai 24,50 cents/smc.
La corsa del prezzo del metano è dunque in continua ascesa. Così come, d’altronde, lo è per benzina, gpl e diesel.
Una batosta per le tasche degli automobilisti italiani e una maggiore spesa annua, solo per i rifornimenti di carburante, stimata a +389 euro a famiglia. Una stangata, per intenderci.
La posizione di Federmetano: chiede
al Governo l’applicazione dell’Iva agevolata al 5%
A dicembre si è tenuto il webinar “L’evoluzione del gas naturale per autotrazione”, organizzato da Federmetano con l’obiettivo di fornire a operatori del settore e utenti un quadro esaustivo della situazione attuale del comparto e delle sfide che questo sta affrontando e affronterà.
Il primo tema affrontato è stato quello del caro prezzi.
Il Presidente Natali ha ribadito che “le cause dell’attuale tensione del mercato del gas sono molteplici. Certamente sul nostro settore sta confluendo una serie di tensioni geopolitiche il cui andamento influisce pesantemente sul prezzo del gas, tanto da portarlo oggi a 126 cents/smc. Cifre mai viste in 70 anni di storia e che nessuno avrebbe mai immaginato, se consideriamo che dal 2005 a oggi il prezzo medio annuale del gas si è sempre attestato intorno ai 24,50 cents/smc.
La situazione costituisce per noi una forte preoccupazione, poiché le conseguenze di tale andamento del mercato si abbattono sugli operatori del settore, imprenditori e lavoratori che rappresentano una eccellenza nazionale, e su una utenza che dimostra di avere una grande fiducia nel gas naturale per auto e che ha compiuto una scelta dettata da motivazioni sia ecologiche sia economiche. Parimenti penso agli autotrasportatori che hanno scelto mezzi a LNG, contribuendo così a un trasporto sostenibile, e che si trovano oggi ad affrontare tale criticità”.
Tra le misure chieste da Federmetano, nell’ambito di un confronto con i decisori politici che dura da mesi, l’applicazione dell’IVA agevolata al 5% anche all’uso autotrazione con la possibilità di traslare questo beneficio all’utenza finale, essendo la fiscalità l’unica aspetto su cui è possibile intervenire.
Il settore dei veicoli a metano era in costante crescita nel 2021. Soprattutto per il mercato dei mezzi pesanti.
Nel periodo gennaio-novembre 2021 sono stati immatricolati oltre 1.300 mezzi pesanti alimentati a metano, di questi ben 925 sono alimentati a LNG con un +33,5%rispetto allo stesso periodo del 2020 (dati ANFIA).
Quasi 4.000sono i mezzi che si muovono a LNG immatricolati in Italia dal 2014 a novembre 2021. Mezzi che comportano un abbattimento del particolato – PM10, PM2,5 -, un calo degli inquinanti locali – NOx e SOx – e una riduzione del 20% delle emissioni di CO2. Veicoli che potranno essere alimentati in misura sempre maggiore a bioLNG, al crescere della sua disponibilità.
“L’auspicio di Federmetano è dare, all’utenza e al settore automotive, un messaggio di incoraggiamento affinché continuino a credere e a investire in questo virtuoso carburante, nel quale l’Italia è leader a livello europeo e che oggi, grazie al biometano, rappresenta una reale opportunità ecologica e di crescita per il Paese”, ha concluso Enrico Franciosi.