Beinasco. Continuano gli scioperi alla Cornaglia, storica azienda specializzata nello stampaggio di lamiera per l’automotive con 130 addetti, tra cui 45 lavoratori somministrati, nel sito di Beinasco.
Il 31 agosto l’azienda ha comunicato la disdetta di tre accordi sindacali che prevedono un premio fisso e uno variabile per complessivi 1.000 euro annui circa e pause giornaliere aggiuntive. Dopo vari incontri presso l’Unione Industriale di Torino, il 9 novembre si è svolta la terza assemblea sindacale conclusa con uno sciopero di protesta contro la disdetta unilaterale degli accordi.
L’azienda – spiega la Fim – in risposta allo sciopero ha provocatoriamente revocato un incontro sindacale già programmato. Gli scioperi proseguono con un’altissima adesione. “Il sindacato e i lavoratori non sono disponibili a sacrificare le conquiste economiche e normative ottenute con le lotte anni fa per le esigenze di profitto dell’azienda. Perdere le pause aggiuntive ottenute a fronte di un lavoro duro e, insieme, i premi aziendali mediamente di 1000 euro annuali non è accettabile”, spiega Mario Bertolo responsabile della Cornaglia di Beinasco per la Fiom Cgil di Torino.
“Non è con la disdetta degli accordi o con la revoca degli incontri sindacali che si affrontano e risolvono le questioni. C’è bisogno di un confronto vero e rispettoso tra le parti in cui prevalga il buon senso e non la volontà di prevaricazione”, commenta Nicolò Infantino, operatore sindacale Fim Cisl.