“Stamane ho ricevuto, alla sede dell’Università statale di Milano, una busta contenente un proiettile e una lettera di minacce indirizzate a me e alla mia famiglia”.
Lo denuncia il virologo Fabrizio Pregliasco, della stessa Università statale di Milano. “Nell’ultimo periodo ho ricevuto altre minacce ed anche telefonate notturne. Ho avvertito subito la Digos. Nella lettera – afferma il virologo – mi accusano di uccidere i bambini a causa del vaccino anti-Covid, che viene definito ‘neurotossico’”. La busta, conclude il virologo, “conteneva un proiettile non troppo grande, e la minaccia di sparare nelle gambe e nella pancia a me, ai miei figli e familiari”.
Sul’accaduto è subito intervenuto il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli. “Si tratta di intimidazioni odiose, che ricordano gli anni più bui della nostra storia – prosegue Anelli -. Non si può pensare di zittire con il piombo chi svolge il suo dovere di tutelare, con una corretta informazione, la salute pubblica”.
“Comprendiamo che la scelta di vaccinare i figli sia un grande atto di responsabilità, vada compiuta con consapevolezza e porti con sé la paura di sbagliare – aggiunge –. Qui però siamo oltre ai timori, siamo all’ideologia, alla volontà di cancellare chi testimonia una verità contraria al proprio credo”.
“Esprimiamo dunque la nostra piena solidarietà a Pregliasco, a Matteo Bassetti, oggetto di contestazione a Genova, e a tutti gli altri virologi e medici minacciati”, prosegue. Il vaccino, ribadisce quindi il presidente Fnomceo, “funziona: secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, Il tasso di mortalità standardizzato per età, relativo alla popolazione di età uguale o superiore a 12 anni, nel periodo 31/12/2021-30/01/2022, per i non vaccinati risulta circa sei volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni e circa diciassette volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva o booster.
È grazie al vaccino se possiamo tirare il fiato, se stiamo per uscire dallo stato di emergenza, se questa ultima ondata sta perdendo così rapidamente forza. Non dimentichiamolo”.