L’anidride carbonica per l’acqua minerale, che oramai è sempre più rara – a causa dello stop delle forniture – potrebbe arrivare dagli allevamenti animali.
E’ la proposta che arriva dalla Coldiretti Torino che, dopo l’appello lanciato ieri dal patron di Acqua Sant’Anna, Alberto Bertone, offre la disponibilità “a discutere un progetto di filiera con gli industriali delle bevande gassate.”
“Con la diffusione dei “biodigestori di nuova generazione – osserva il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – gli allevamenti da ‘problema ambientale’ diventano addirittura risorsa energetica e industriale”.
“Un settore importantissimo – continua Cici – su cui occorre indirizzare risorse del PNRR e che toglie argomenti a chi, strumentalmente, accusa l’agricoltura di inquinare l’aria più del settore dei trasporti e dell’industria”.
Coldiretti porta a esempio il “moderno impianto di Candiolo, alle porte di Torino, costruito dalla cooperativa Speranza, che raggruppa allevatori di bovini della zona sud della provincia di Torino, si arriva a produrre metano che presenta una purezza superiore a quello fossile.
Però, prima di produrre metano, nel processo di refrigerazione il bioreattore di Candiolo separa proprio l’anidride carbonica.
Anche questa viene liquefatta, a temperature intorno ai -40 gradi, rendendola così priva di impurità e trasportabile con cisterne.
“Coldiretti Torino – conclude infine Mecca Cici – è disponibile ad aprire tavoli di concertazione con tutti i soggetti interessati a creare un vero e proprio Progetto di Filiera dell’anidride carbonica prodotta da allevamenti”.