Settimesi! Ascoltate, adesso son cornate. A testa bassa, come gli stambecchi al tempo degli amori. Solo che amore, qui, se ne vede poco.
In quanto settimesi siamo italiani e l’elezione del Presidente dei Presidenti ci preme: il Cavaliere contro Draghi, Gelmini contro Renzi e Salvini, giovani contro vecchi, buoni, brutti e anche cattivi, tutti contro tutti. Da chiaroveggente della politica, le altre previsioni le ho azzeccate tutte, quindi ci riprovo. Per il Cavaliere la partita sembrava finita prima ancora di cominciare, ma quel signore là ha sette vite come i gatti e forse qualcuna in più, non molla mai e ci prova lo stesso. Draghi il bello: di norma, al politico di alto lignaggio la percentuale dei votanti frega poco, l’importante è che stia con lui uno più degli altri. Dei novecento e rotti, quasi mille, che sono alla Camera tutti ammuccicati per benino, chissenefrega. Ma ‘sto giro è diverso, ai primi tre colpi c’è bisogno dei due terzi e non è detto che ci arrivi.
I Democratici hanno truppe meno cammellate degli altri e io, per non sbagliarmi, dico che Renzi anche questa volta se li mangia in insalata. Roma val bene una messa e i grillini, che un tempo non li teneva nessuno e avevano il vento in poppa come le caravelle di Colombo, oggi contano come il due di picche e solo un miracolo potrebbe salvare le loro schiere dal tracollo, quindi nessuno se li fila e, bene che vada, voteranno per qualcuno che non stia loro troppo sui coglioni. Anche perché così, prolungano l’agonia di un annetto, sempre meglio che sparire subito e per sempre dalla circolazione.
Proviamo a leggere davvero il futuro? Mafatemilpiacere! Dico soltanto che, fossi in Draghi, oltre alla retorica facile, al populismo da lupetto e alle banfate sul PIL, mi darei un’occhiata alle spalle una toccatina là sotto. Si sa mai.
Comunque, proviamo: Presidente della Repubblica Pierferdinando Casini alla settima / ottava chiama. Oppure Mattarella bis. Democristiani son democristiani, hanno le stimmate. Ma diciamola tutta… l’importante è che la Nazionale di calcio, vinti gli Europei, si qualifichi anche per i mondiali del Qatar. Il resto è roba da popolino. O Topolino, fate voi.