Covid, in Piemonte sale la tensione tra gli ambulanti. In Piemonte il ritorno a scuola in zona rossa per quasi 311 mila studenti fino alla prima media è stato accompagnato dalle proteste. In piazza mercatali, commercianti, fieristi, Confesercenti, a Torino ma anche in altre città. In campo anche Anita e Lisa, le due allieve dodicenni simbolo della lotta contro la dad che hanno ripreso le lezioni nell’aula a cielo aperto di piazza Castello, di fronte agli uffici della Regione Piemonte nel centro di Torino. A dare manforte alle due ragazze c’erano anche i genitori del movimento ‘Priorità alla scuola’ Gli ambulanti di generi non alimentari hanno sfidato i divieti di chiusura installando comunque i loro banchi nei mercati cittadini, e Confesercenti ha avvertito del “rischio di tensioni” provocato dallo stop forzato, arrivando a paragonare i commercianti a “carcerati che segnano i giorni mancanti alla fine della pena, senza sapere però quando finirà”.
Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, ha incontrato gli ambulanti a Cuneo. “Siete un esempio – ha detto – una categoria responsabile che chiede solo di esercitare un diritto: poter lavorare. E’ giusto chiedere prospettive e tempi certi. Piuttosto di moratorie e ristori, sarebbe meglio cancellare un anno di tasse. Incontrerò il premier Mario Draghi e presenterò le vostre istanze”. L’assessore regionale Maurizio Marrone lo ha fatto a Torino e Asti. “Domani – ha sottolineato – si terrà una riunione in Prefettura: vedremo se dal Governo arriveranno risposte. Come Regione abbiamo già scritto a Roma chiedendo di riaprire i mercati e messo a disposizione l’avvocatura regionale qualora gli ambulanti vogliano intentare una class action”. “Gli ambulanti – ha spiegato a Cuneo Giacomo Errico, presidente nazionale Fiva-Confcommercio – vogliono solo portare il pane a casa. Rappresentiamo 179 mila aziende, di cui 22 mila in Piemonte, e oltre mezzo milione di famiglie discriminate nel loro lavoro. Al chiuso puoi vendere vestiti per bimbi, prodotti per la casa e l’igiene, ferramenta, ma all’aperto no. E’ una ingiustizia incomprensibile”.
Il presidente di Confesercenti Torino, Giancarlo Banchieri, ha sostenuto che “il percorso scelto dal Governo è totalmente sbagliato perché solo alle imprese del commercio è stato chiesto un sacrifico che non è stato riconosciuto”.
Intanto cala in Piemonte il numero dei ricoverati in terapia intensiva, – 13 rispetto a ieri, ma cresce quello delle vittime, 79, nel bollettino della Regione, che riporta anche il dato di 7 pazienti in più negli altri reparti Covid, dove il totale è ora a 3.889. I ricoverati in terapia intensiva sono 357. I nuovi casi positivi sono 1.464, su 24.097 tamponi. Quasi 22 mila i vaccini inoculati e domani parte la campagna di pre-adesione per la categoria 60-69 anni con una novità, la ‘panchina vaccinale’ per potere subentrare last minute in caso di rinunce o inidoneità.