Terapie intensive sempre più vuote, il tasso di positività al tampone che torna finalmente sotto la soglia dell’1% e un calo della mortalità che continua ormai da settimane, portandoci lentamente a un ritorno verso la normalità.
I dati dell’Agenzia Nazionale dei Servizi sanitari regionali (Agenas) e del Ministero della Salute confermano il trend positivo dell’Italia bianco-gialla, che prosegue, grazie all’accelerazione delle vaccinazioni anti Covid e all’utilizzo di monoclonali per i pazienti più a rischio.
Ma, per la prima volta dopo circa dieci giorni, i decessi giornalieri per il Covid tornano a superare i 100. Secondo i dati del ministero della Salute, i positivi al Sars-Cov-2 dell’8 giugno sono stati 1.896, a fronte dei 1.273 del giorno prima ma con ben 220.917 tamponi molecolari e antigenici effettuati nelle ultime 24 ore a fronte dei 84.567.
Numeri che portano, dopo mesi, il tasso di positività al coronavirus allo 0,8%, a fronte dell’1,5% di ieri. I decessi sono stati 102, a fronte dei 65 del giorno prima, un dato però che, come noto, può risentire di quelli non contabilizzati nei giorni precedenti. Calano invece gli ingressi giornalieri, in terapia intensiva, che sono stati appena 17, la metà rispetto al giorno prima e con un saldo tra entrate e uscite di -71 pazienti. E quello delle terapie intensive occupate da pazienti Covid è un calo continuo e costante certificato anche dal monitoraggio pubblicato dall’Agenas: i dati del 7 giugno evidenziano infatti una percentuale scesa ormai al 9%.
Mentre calano all’8% i posti occupati da pazienti Covid nei reparti ordinari, e in entrambi i casi con tutte le regioni sotto la soglia d’allerta. Si tratta di un nuovo record a ribasso dall’inizio del monitoraggio, ovvero da novembre 2020, e rappresentano un calo, per entrambi i parametri, del 3% rispetto ai dati dello scorso 30 maggio. Ma sono ancora più significativi se si confrontano con quelli di un paio di mesi fa quando viaggiavano sopra il 40%.
Un calo che si rispecchia in quello dei decessi, che dall’inizio della pandemia sono 126.690, ma con un andamento in via di normalizzazione. L’ultimo rapporto del Sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera (SiSMG) in relazione all’epidemia di Covid-19 pubblicato sul sito del Ministero della Salute e relativo alla settimana 19-25 maggio 2021 “evidenzia un ulteriore calo sia al nord che al centro-sud che riporta i valori in linea con l’atteso”.
Il rapporto include i dati di 33 Comuni italiani e confronta il trend settimana per settimana con quello dei 5 anni precedenti, così da osservare le variazioni causate sia dalle infezione di Sars-Cov-2 che da problemi collegati, come i ritardi nelle cure. Questo ha permesso di evidenziare, dall’inizio della pandemia, tre incrementi di mortalità corrispondenti alle tre ondate epidemiche. L’analisi mostra nella prima ondata un eccesso di mortalità complessivo del 33% (con una grande differenza tra comuni del nord e del sud); nella seconda ondata l’incremento è pari a +29%; mentre nella terza ondata è pari a +17% (ed è maggiore centro-sud). Nelle ultime settimane, però, si legge, “il progressivo calo della mortalità riporta i valori osservati in linea con il dato di riferimento, in tutte le classi di età sia al nord che centro-sud”.