Una dozzina di condanne, la più alta delle quali a sette anni e sei mesi di carcere, ha chiuso a Torino il processo – con rito abbreviato – nato da un’inchiesta dei carabinieri su un traffico di stupefacenti dalla Spagna all’Italia. Due degli imputati hanno patteggiato la pena. Altri tre sono stati rinviati a giudizio. La droga veniva spedita tramite normali corrieri postali con Gps a indirizzi reali ma a persone inesistenti: gli interessati si facevano trovare sul posto fornendo il nome falso.
L’indagine, che ha preso in esame episodi avvenuti tra il 2018 e il 2019, sfociò nel 2021 in una serie di misure cautelari e restrittive. In tutto furono recuperati circa 175 kg tra hashish e marijuana. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Antonio Genovese, Carmine Ventura, Roberto De Sensi, Enrico Moschini, Antonio Vallone.