E’ Eurovision-mania a Torino dove, in attesa della finale di questa sera al Pala Olimpico, migliaia di persone si sono riversate nel centro a caccia delle star della musica che da qualche giorno hanno preso casa sotto la Mole.
Presi di assalto gli alberghi, in attesa di vedere i propri beniamini musicali entrare o uscire, i più cercati sono i Maneskin, vincitori della scorsa edizione e ospiti questa sera della finalissima. Davanti all’Nh Hotel Santo Stefano centinaia di fan sono assiepati da ore per vedere Damiano e la sua band.
Grandi le attese anche per Blanco e Mahmood: dopo che la loro presenza ieri sera all’Eurovillage è sfumata, c’è chi spera di vederli ancora una volta spuntare da qualche parte, come hanno fatto nei giorni scorsi quando si sono esibiti a sorpresa in piazza San Carlo o piazza Vittorio. L’aria è quella di festa che ha caratterizzato quest’ultima settimana, tra i flash mob e le esibizioni improvvisate dalle 40 delegazioni provenienti da tutto il mondo.
“Siamo molto orgogliosi e felici di ospitare l’evento. E siamo contenti che questa atmosfera incredibile abbia contagiato tutta la città, al parco del Valentino come in centro. Sono tutti impazziti”, ha detto non a caso il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, intervenendo ieri in conferenza stampa al press centre del PalaOlimpico.
“Grazie per l’energia che trasmettete con questo fantastico evento – ha aggiunto rivolgendosi a Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan -. Siamo entusiasti dell’effetto che sta avendo l’evento, soprattutto sul pubblico più giovane”. I portici di via Roma e le piazze del del capoluogo sabaudo sono affollate da persone provenienti da tutta Europa. Non mancano le bandiere di diverse nazioni poste sulle spalle di uomini, donne, bambini. Svariate quelle dell’Ucraina. Al completo i dehors di ristoranti, bar e pizzerie in una Torino che dopo due anni di pandemia riscopre il turismo di massa grazie alla kermesse musicale.
“Speriamo che i Maneskin vengano a suonare qui in piazza” dice una coppia di Trieste arrivata a Torino senza biglietti per il PalaOlimpico. “Non conoscevo Torino” racconta una signora spagnola in città con le figlie adolescenti. Loro i biglietti ce li hanno e aspettano di vedere stasera l’esibizione di Chanel. “Ho scoperto che in Italia non c’è solo Roma, Venezia e Firenze. Sicuramente ci ritorneremo per i musei, siamo riusciti a vedere solo quello Egizio ma so che ce ne sono molti altri”. Fuori dall’albergo dei Maneskin, a un passo dalle Porte Palatine, folla di fan e curiosi, con cori e grida a ogni movimento della band. Il tutto sotto il controllo delle forze dell’ordine.