“Una donna affetta da una malattia irreversibile sceglie, nel pieno delle facoltà, di porre fine alla sua vita invece di soffrire le pene dell’inferno per il poco tempo che le rimane. Si chiama Elena, e vorrebbe andarsene stringendo la mano di sua figlia e di suo marito, nel suo Paese. È costretta a farlo da sola, all’estero. Marco Cappato, sostenuto dall’Associazione Luca Coscioni, la accompagna in questa decisione, sollevando i familiari dal tremendo peso della burocrazia e delle conseguenze legali e ora rischia 12 anni di carcere. Vi sembra sensato tutto ciò? A me no”.
Così, sul suo profilo Facebook, l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino (M5s), postando anche una foto in cui tiene in mano uno striscione che invoca il referendum sull’eutanasia legale. “E non a caso – aggiunge – i cittadini chiedono da tempo un intervento normativo, come dimostra la mobilitazione per indire un referendum sull’eutanasia della scorsa estate: vogliamo essere liberi di scegliere fino alla fine”.