“Gli infermieri meritano adeguate assunzioni”: il caso sulla scrivania del Governatore Cirio.
La pandemia da Covid -19 che, ormai da oltre due anni, mette a dura prova il sistema sanitario rende indispensabile un ripensamento dei presidi medici sui territori a partire dall’elemento chiave, ossia il fattore umano. Il personale medico e infermieristico nelle fasi peggiori della diffusione del virus ebbe riconoscimenti formali non solo da parte dei comuni cittadini, ma anche delle Istituzioni ai vari livelli. Furono definiti “eroi con la divisa bianca”.
A tale riconoscimento formale, nel caso in particolare del personale infermieristico, non è seguito alcun riconoscimento dal punto di vista retributivo e, attualmente la situazione è sempre più tesa con straordinari non riconosciuti e stipendi tra i più bassi d’Europa. In particolare non è ancora stata riconosciuta l’indennità di specificità infermieristica, un fondo stanziato già nella Legge di Bilancio dello Stato del 2021 e mai erogato, perché legato al rinnovo del contratto collettivo.
Per queste ragioni lo scorso 28 gennaio gli infermieri hanno scioperato organizzando presidi in tutta Italia.
In Piemonte i sindacati, in particolare a causa di tale problematiche economiche, nonché, per quanto concerne nello specifico il territorio dell’Asl TO3, a causa degli elevati contagi e dello stress psicofisico del personale infermieristico hanno richiesto con urgenza un incontro ai vertici della Regione Piemonte al fine di individuare risorse aggiuntive per i lavoratori.

Il Consigliere regionale Alberto Avetta ha presentato in merito a tale, grave problematica, una interrogazione alla Giunta regionale.
Interpellato sulla questione, il Consigliere Avetta spiega che: “Durante questi due anni di pandemia il sistema Paese si è retto su alcune categorie di persone: gli infermieri sono a pieno titolo tra queste. Questo è un fatto di cui le istituzioni, tutte, devono essere consapevoli riconoscendolo ai diretti interessati.
Lo sciopero dei giorni scorsi in tutta Italia dimostra che persiste una distanza tra i buoni propositi e i riconoscimenti concreti.
Ognuno deve fare la sua parte a cominciare dal Governo nazionale. Ma, al tempo stesso, la Regione non può sottrarsi al confronto perché ha una competenza specifica sulla sanità.
Per queste ragioni ho depositato un’interpellanza urgente allo scopo di fare chiarezza sulle azioni che la Giunta Cirio, nell’ambito delle sue competenze, intende adottare per garantire agli infermieri piemontesi le assunzioni in numero adeguato, la stabilizzazione contrattuale e un più idoneo trattamento economico”.