Il Movimento 5 Stelle chiede scusa e la Comunità ebraica ritira la querela nei confronti della consigliera torinese Monica Amore. Si ricompone la lite scatenata dal post della pentastellata, una serie di “abiette immagini di antisemitismo” – come le definisce oggi – risalenti “alla propaganda nazista del Terzo Reich” che le era valsa una denuncia.
Diffamazione aggravata dall’odio razziale il reato ipotizzato nei confronti della grillina, a sua volta vittima degli haters per quello che sin dall’inizio aveva sostenuto essere stato soltanto un errore.
“La lettera – osserva la Comunità ebraica mettendo fine alla querelle – ci pare un segnale di presa di coscienza della gravità dell’accaduto e del contesto nel quale esso va inquadrato, che ha raccolto gli spunti di riflessione che avevamo sollecitato”.
Si ricuce così lo strappo che grandi polemiche nelle scorse settimane aveva sollevato a Torino, città Medaglia d’Oro della Resistenza. Firmata anche dalla sindaca Chiara Appendino e dal senatore Alberto Airola, la lettera ribadisce “l’impegno del Movimento 5 Stelle nel prendere posizione a fianco della Comunità ebraica e a fianco di tutti coloro che vengono discriminati e nel combattere con vigore questo diffondersi d’odio sempre più spesso di carattere antisemita“.
“Un osceno fenomeno che va arginato con azioni concrete“, per i pentastellati, che nel ribadire il “profondo sconforto e cordoglio per l’accaduto“, si impegnano a dimostrare “la consapevolezza dei passi necessari per realizzare un Paese in cui sparisca l’odio verso i diversi e, soprattutto, verso una comunità a cui la Storia ha fatto pagare un prezzo smiruato di dolore che resta e rimarrà insanabile“.
La Comunità Ebraica, nel ritirare la querela, si dice dunque soddisfatta del confronto, che il 15 marzo aveva portato anche ad un incontro di persona. “Abbiamo apprezzato l’impegno espresso in modo chiaro dalla Sindaca e dal Senatore, che peraltro avevano manifestato immediatamente dopo la pubblicazione del post la loro condanna più ferma dell’inqualificabile messaggio veicolato dalla Consigliera, a operare nelle sedi istituzionali di rispettivo riferimento e all’interno del Movimento 5 Stelle – conclude – e per un contrasto efficace a ogni forma di antisemitismo e di intolleranza“.