“Sull’idrogeno possiamo essere avanguardisti, ci crediamo perché abbiamo tutti gli elementi per giocare un ruolo da protagonisti. Oggi diamo il via ufficiale al progetto, e sono molto contento di una straordinaria coincidenza: mi trovo a Ivrea nella sede dell’Archivio Olivetti, che è stato un luogo di grande innovazione. Ancora una volta, e anche su questo tema, crediamo che il Piemonte possa dimostrarsi una terra innovativa”.
Così il governatore del Piemonte Alberto Cirio, in collegamento con il palazzo della Regione, dove prende oggi il via la consultazione pubblica sulla Strategia Regionale per l’Idrogeno, alla presenza dell’assessore all’Innovazione, Matteo Marnati.
“Questo progetto – ha spiegato Cirio – significa 70 milioni di euro che arrivano in Piemonte per dotarlo di alcuni strumenti fondamentali per produrre l’idrogeno a un prezzo che possa essere competitivo commercialmente, studiando forme di produzione meno onerose”.
“Possiamo farlo grazie al rapporto stretto con il Politecnico di Torino – prosegue Cirio – e perché abbiamo un patrimonio industriale da riconvertire. Ma per realizzare questo progetto servono incentivi, che ci sono all’interno del Fesr che abbiamo depositato a Bruxelles”.
“Il Governo – ha aggiunto – ha la volontà di investire in una rete di Comuni dove ci sia anche la colonnina per l’alimentazione a idrogeno dei mezzi di locomozione, e il Piemonte si trova in una posizione strategica perché il traffico merci su gomma a livello europeo già viaggia molto a idrogeno, e il Governo vuole realizzare degli spazi di approvvigionamento all’ingresso in Italia”.
“L’Europa crede nell’idrogeno e il Piemonte su questo è all’avanguardia” – ha rimarcato l’assessore all’Innovazione della Regione, Matteo Marnati, in occasione del via formale al progetto per l’idrogeno.
“Iniziamo oggi un percorso – ha spiegato Marnati – che avrà importanti ripercussioni sull’ambiente, aspetto particolarmente importante a Torino, soggetta a grandi restrizioni per la qualità dell’aria. Ho visto che c’era l’opportunità di un sogno, da oggi questo sogno diventa realtà”.
“Ci sono moltissimi incentivi – ha aggiunto l’assessore – e questo significa grandi opportunità per il Piemonte, i suoi centri di ricerca e il suo sistema industriale, anche sul fronte della componentistica”.
“Sul territorio c’è un grande fermento – ha infine osservato – maggiore di quello che ci aspettavamo. Momenti drammatici come la pandemia e la guerra hanno fatto emergere l’importanza di questa fonte energetica, bilanciando con gli effetti negativi sul gas i costi di partenza necessari per spostarsi su questo nuovo fronte, che rappresenta una grande opportunità”.