Nuovo balzo dei contagi, che nelle ultime 24 ore ha registrato 3.218 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19. Era da oltre un anno che non accadeva. Sulla ruota del Piemonte un simile dato non usciva dal 27 novembre 2020, quando i positivi furono 3.149.
Le cifre del bollettino, che registra anche nove decessi e l’ennesimo incremento di ricoveri nei reparti ordinari, 830 in tutto (+68), mentre restano stabili le intensive, fanno sempre più temere per le misure che la cabina di regia di giovedì dovrà varare per le vacanze di Natale.
“Mi rimetterò alle scelte del governo, come sempre ho fatto, da sabaudo quale sono, ma una cosa la dico: non siano i vaccinati a pagare l’innalzamento dei contagi, che ci dimostra come il problema siano i non vaccinati“, dice il governatore Alberto Cirio, che si dice perplesso sull’eventuale obbligo del tampone si dice perplesso: “Farlo diventare misura ordinaria per un vaccinato con super Green pass per vivere la propria socialità contraddice tutto il lavoro fatto“, sostiene ribadendo che per lui “la parola d’ordine è sempre vaccinare“.
Sono 33.919 le somministrazioni di ieri, che portano le inoculazioni dall’inizio della campagna a 7.690.160 dosi. Il virus corre e per sfuggirgli occorre indossare la “corazza”, come la chiama Cirio, del vaccino. L’incidenza regionale dal 13 al 19 dicembre è di 323.2 casi, il 49,4% in più rispetto ai 216.4 della settimana precedente, dato in linea con quanto accade nel resto del Paese e in Europa. L’aumento maggiore si registra tra i 19 e i 24 anni, che sale a 344.5 casi da 171.8 (+100,5%).
La fascia 25-44 anni sale da 268.4 a 415.8 casi (+54,9%); da 228.6 a 329.2 (+44%) tra i 45 e i 49 anni casi, mentre nella fascia 60-69 anni sono a 231.6 in salita da 150 (+54,4%). Sono 185.6 i nuovi casi di Covid tra i 70-79 anni, erano 124.3 la scorsa settimana (+49.3%). In aumento anche la fascia over80 che si conferma quella con meno casi: 85.3 questa settimana rispetto ai 59.3 del periodo precedente (+43.8%).
Per quanto riguarda la scuola, invece, i focolai (172) restano invariati, mentre le quarantene salgono da 674 a 817. La maggiore incidenza in età scolastica si registra tra i 14 e i 18 anni con 392.4 casi (+70,6%). Seguono la fascia 3-5 anni con 336.3 casi (+52,7 %), quella tra i 6 ed 10 anni con 758.5 (+31.1%) e quella 11-13 anni con 550 casi (+ 22,1%).
La fascia con meno casi, infine, è quella tra 0-2 anni, che sale a 183.3 casi(+33,%). Su 313.000 studenti dai 12 ai 19 anni, sono 247.500 gli aderenti alla campagna vaccinale, quasi l’80%. Di questi, circa 242.000 hanno già ricevuto la prima dose, pari al 97,8% degli aderenti e al 77,3% della platea potenziale. Sono invece oltre 221.000 i giovani che hanno completato il ciclo, quasi il 90% degli aderenti e il 70,6% della platea potenziale.