In trecento si sono dati appuntamento questo pomeriggio in piazza Castello a Torino per il “No Paura Day International” la manifestazione organizzata dai No Green Pass.
Sul palco e in videoconferenza si sono alternati gli interventi di oppositori del certificato verde provenienti da altri paesi come la Spagna e la Francia.
“Noi – dicono – continuiamo nella nostra lotta per la libertà. Possiamo fornire supporto legale e anche psicologico a chi è colpito da questa discriminazione”.
Uno dei leader del No Paura Day, il presidente dell’Associazione fieristi d’Italia Serena Tagliaferri, ha presentato gli esponenti degli altri movimenti stranieri che hanno spiegato come si stanno sviluppando le lotte oltre confine. Molti dei partecipanti erano senza mascherina.
Tra di loro anche un basco blu, il simbolo del neonato “Esercito popolare italiano”, indossato dal fondatore Alex Pinto. Presente anche il consigliere comunale di Settimo torinese, ex Lega, Antonio Borrini.
Intanto, sempre oggi, è arrivato da un sindaco della Valle di Susa l’invito alla disobbedienza civile.
Un invito alla “disobbedienza civile” in vista dell’ingresso del Piemonte in zona arancione arriva dalla pagina Facebook di Marina Pittau, sindaco di Mattie, un paese della Valle di Susa.
“Abbiamo distrutto – si legge – la sanità pubblica per quella privata, prodotto norme incostituzionali, limitato la libertà di parola e pensiero, credo che da servitore dello stato sia giunto il momento di esprimere un pensiero pubblico ai mie cittadini e non solo“. Pittau dice che “è ora di farci sentire” e invita “i colleghi a fare la stessa cosa“.