Due vittime sul lavoro oggi in Piemonte, entrambe in provincia di Cuneo, a distanza di pochissime ore. In un cantiere edile di Roascio è morto un operaio sessantenne, Domenico Manuello, caduto da un’impalcatura; in un’azienda per materiali da edilizia di Villanova Mondovì un cinquantenne è rimasto imprigionato senza scampo in un macchinario. Tragedie nello stesso pomeriggio in cui venivano celebrati a Novi Ligure (Alessandria), sempre nel sud del Piemonte, i funerali di Davide Scanio, l’operaio 32 enne di una ditta di imballaggi morto il 1° aprile ad Arquata Scrivia (Alessandria) dopo essere stato scaraventato a terra da un macchinario che l’aveva agganciato.
Il primo incidente della giornata in una frazione di Roascio, un paese collinare dell’alta Langa monregalese. In località Sant’Anna la vittima è caduta da sei metri d’altezza mentre lavorava alla ristrutturazione di una casa. Probabilmente era solo al momento della tragedia, è morto sul colpo, come hanno constatato i soccorritori. Il secondo morto sul lavoro a poche decine di chilometri di distanza, in un’azienda che produce intonaci, la Rofix, con sei filiali produttive in Italia. La vittima è finita in un’insacchettatrice. Inutili i soccorsi.
Un altro incidente sul lavoro, meno grave, in Piemonte, la notte scorsa: in un’area commerciale di Serravalle Scrivia, dove un vigilante di 27 anni è rimasto ferito alle gambe da un cancello mentre era impegnato nel giro di ispezione. A pochi chilometri da Serravalle, nella parrocchia di Sant’Antonio a Novi Ligure è stato dato l’ultimo saluto a Davide Scanio, l’operaio di origini siciliane morto venerdì scorso alla ‘Cavalleri’ di Arquata Scrivia. Era un grande appassionato di moto e per questo gli amici hanno voluto salutarlo, quando il feretro è uscito sul sagrato al termine della funzione, facendo rombare i motori delle loro due ruote. Originario di Roccapalumba (Palermo), si era trasferito prima a Novi ed infine ad Arquata. A dargli l’addio i parenti, la fidanzata Liliana, tanti amici, i colleghi di lavoro, i sindaci dei comuni piemontesi di Novi, Arquata e Casale Monferrato, da anni gemellata con Roccapalumba, e la prima cittadina del comune siciliano, Rosamaria Giordano. “La tragica morte di Davide – ha detto – ha sconvolto il nostro paese. Di fronte a drammi di questo genere non esistono mai le parole giuste. Davide, ragazzo esemplare, allegro, generoso ed educato, rimarrà impresso nella memoria di tutti coloro che l’hanno conosciuto”.