Alcune faccende delle quali sarebbe interessante sentir parlare prima del voto. Energia: è tema fondamentale. Il futuro arriva e tra due mesi inizierà a fare fresco: come e con cosa ci muoveremo, scalderemo, illumineremo, lavoreremo? Progettare l’energia è come comandare il Titanic, non si può ragionare all’ultimo istante, è necessario guardare lontano, pensare decenni più in là e capire se abbiamo le forze per andare avanti da soli con le fonti rinnovabili o se dobbiamo continuare ad appoggiarci a gas, uranio e petrolio altrui. Con ciò che ne consegue.
Europa: come ci stiamo dentro, con chi, cosa mettiamo, cosa prendiamo. L’UE è la migliore idea di comunità mai realizzata, con culture e popoli uniti da obiettivi seri, primo fra tutti la Pace; ma il contratto economico tra governi non è più sufficiente, né lo è il crogiuolo di confini e legislazioni diversificate al comodo di questo o quell’altro Stato. Bisogna fare di più, possiamo iniziare noi.
Banche e lavoro: codici etici, governance, costi per il cittadino e per lo Stato, che sempre noi siamo. Il lavoro e le banche sono di tutti, appartengono al territorio e alla gente che sgobba e mette da parte sudati risparmi. Non possono e non devono consumarsi in mano a incapaci e disonesti.
Televisione pubblica. Non è faccenda secondaria. Vogliamo sapere chi e come la guiderà, chi la gestirà insieme a tutto il mondo della comunicazione che deve guardare all’intera società e non restare in mano ai pochi che oggi ne azionano le leve.
Amministrazione, burocrazia, concorrenza, commercio: vogliamo essere i protagonisti delle decisioni che ci riguardano o lasciamo che grandi fratelli e multinazionali si impadroniscano definitivamente della nostra vita?
Salute: abbiamo una sanità che funziona, l’ha dimostrato una volta di più in pandemia. Ma costa. Io sono per salvaguardarla, dobbiamo essere tutti d’accordo e investirci dentro.
Infine, la nostra Città. Cosa sarà tra dieci, quindici, vent’anni? In quale luogo e comunità cresceranno, studieranno, lavoreranno i nostri figli? I candidati ci dicano cosa faranno. E se parlano di soldi, dal momento che sono i nostri, prima di spenderli ci dicano dove li prendono.