Pubblicavano sul proprio sito web annunci di decine di immobili all’asta, ma a un prezzo di vendita sensibilmente inferiore a quello indicato dal tribunale di Torino. Tre agenti immobiliari, accusati di aver turbato il regolare svolgimento delle aste giudiziarie, non potranno esercitare la propria attività per 12 mesi. La misura cautelare è stata notificata loro dalla guardia di finanza, nell’ambito di una indagine coordinata dal procuratore aggiunto Enrica Gabetta e diretta dal pm Laura Longo.
I tre, secondo l’accusa, disincentivavano la partecipazione dei soggetti interessati all’investimento con la promessa di significativi risparmi se avessero trattato l’acquisto con l’agenzia. In questo modo le aste andavano deserte, con la conseguente riduzione automatica del prezzo di vendita degli immobili.
Gli indagati, sempre secondo l’accusa, fissavano anche incontri con l’Istituto Vendite Giudiziarie per visionare gli appartamenti come privati, ma procedendo poi come agenzia, accompagnando la persona interessata all’acquisto e percependo un compenso per la relativa mediazione.
La sospensione di esercitare la professione arriva dopo che l’attività illecita è continuata ancora per un anno, nonostante i tre indagati fossero stati rinviati a giudizio.