Il PD è primo partito alla vigilia delle ferie di agosto: questo l’esito dell’ultimo sondaggio BiDiMedia prima della pausa estiva. La Lega è tuttavia a distanza minima, mentre FDI cresce e si avvicina anch’essa al duo rosso-verde.
Il sondaggio BiDIMedia di luglio comprendeva anche alcune domande inerenti alle nuove norme sull’uso del Green Pass e alla proposta di legalizzazione dell’eutanasia; i risultati saranno presentati in un post apposito nei prossimi giorni.
Le forze di governo
Il quadro politico estivo vede una sostanziale stabilità: PD invariato al 20,3%, la Lega cresce di un decimo e tallona i Democratici al 20,2%. Cala al 15% il M5S: ricordiamo che il precedente sondaggio BiDiMedia era stato svolto prima della diatriba Conte-Grillo, vicenda che ha probabilmente influito sul nostro dato mensile.Trend discendente piuttosto consolidato per Italia Viva che tocca il 2% esatto; al contrario sale Azione al 3%. A perdere qualche decimo di punto è anche Forza Italia, ora al 6,8%. Variazioni minime per i rimanenti piccoli partiti della compagine governativa, +Europa, Coraggio Italia e Art.1-MDP, tutti comunque sotto al 2%.
Le opposizioni e i partiti minori
Il maggior guadagno del mese lo mette a segno ancora una volta Fratelli d’Italia, ora al 19.4%. La formazione della destra continua il suo graduale avvicinamento alla vetta; se i trend si manterranno stabili avremo presto 3 partiti appaiati o quasi nelle prime posizioni delle intenzioni di voto./span> FdI approfitta delle contraddizioni degli alleati di Cdx al governo e riesce ad essere attrattiva per l’elettorato di Destra. Anche se in quest’ultima rilevazione la Lega non perde voti, risulta evidente la difficoltà di Salvini nel mantenere una linea chiara, ad esempio su Covid e Green Pass; vicende che non rendono più la Lega credibile per parte dell’elettorato dell’area di Cdx/dx.
Al lato opposto dell’emiciclo, Sinistra Italiana sfiora il 2% a scapito degli “altri di Sinistra”, stabili Volt e Possibile. Da questo mese BiDiMedia rileva “altri di Destra”, voce che accorpa i partiti minori dell’area, quali Il Popolo della Famiglia, Italexit e Vox, che si attestano all’1,2%. “Altri” al 1,5% complessivo.
Affluenza e indecisi
Affluenza stabile al 60,5% secondo la rilevazione BiDiMedia, mentre calano lievemente gli indecisi. Gli incerti sono comunque una massa elettorale notevole; come più volte spiegato sarà quel 28% di incerti a decidere le prossime elezioni. Al contempo la bassa affluenza di oggi porta ad una possibile sovrastima dei partiti piccoli ma con una base di simpatizzanti forte e motivata.
La fiducia nel governo
A luglio netto calo della fiducia nel governo Draghi secondo la rilevazione BiDiMedia. I favorevoli all’esecutivo di larghissime intese calano infatti di ben 5 punti, crescono di 6 i contrari che prendono 1 punto anche dai “non so”. La fiducia resta a livello elevato (49% di voti positivi contro 45% negativi) ma un calo così netto mostra una prima crepa importante nel consenso del governo.
Il calo è causato soprattutto dagli elettori del M5S, sempre più negativi nei confronti dell’esecutivo Draghi, e in misura minore dai simpatizzanti della Lega e dei partiti minori della Sinistra all’opposizione, tra i quali si riscontra un aumento degli elettori che hanno fiducia nulla. Curiosamente, aumenta di poco – e non basta a compensare i cali visti in precedenza – il gradimento presso coloro che votano FdI, tra i quali prevalgono comunque posizioni di forte opposizione.
La ripartizione regionale dei voti
Date le intenzioni di voto viste alla prima pagina, pochi cambiamenti anche nella ripartizione regionale dei voti. A livello nazionale, -0,1 punti per CSX+M5S e +0,1 per Cdx e Centro; variazioni statisticamente non significative.
Il calo giallorosso risulta evidente al meridione, a causa della discesa del M5S, anche al Centro-Nord il Csx risulta in pur lievissima contrazione, nonostante la tenuta del PD: ad essere in difficoltà è sempre il M5S, ridotto al settentrione ai minimi termini, ma anche le piccole formazioni d’area del Csx.
Nel complesso non cambiano le coalizioni in testa nelle regioni: si colorano di rosa Emilia, Toscana, Campania, Basilicata e le due isole maggiori, il resto d’Italia vede avanti il Cdx.