Stellantis divorzia da Gac. Le due società hanno avviato trattative per chiudere la joint venture che produce e distribuisce i prodotti Jeep in Cina. Procederanno alla “ordinata cessazione” della produzione locale di Jeep, mentre Stellantis riconoscerà un onere di svalutazione non monetario di circa 297 milioni di euro nei risultati del primo semestre 2022.
A Piazza Affari il titolo ha chiuso con +2,4% a 12,2 euro. Il gruppo guidato da Carlos Tavares aveva annunciato il 27 gennaio l’intenzione di acquisire una quota di maggioranza della joint venture, passando dal 50% al 75%, “elemento fondamentale – aveva spiegato – per la costruzione di nuove basi per la sua attività in Cina”.
In realtà Gac aveva subito frenato sull’operazione che non è poi andata in porto. A questo punto la società italo-francese punterà sulla distribuzione di prodotti d’importazione per il marchio Jeep in Cina e rafforzerà l’offerta di veicoli elettrificati.
Non è l’unico fatto di rilievo nel Far East. Pochi giorni fa Stellantis ha raggiunto un accordo con Dongfeng relativo ai 99,2 milioni di azioni ordinarie possedute da dalla società cinese, pari al 3,16% del capitale sociale. Dongfeng Motor era azionista di Psa dal 2021 e gli impegni tra Fca e Peugeot prevedevano che Dongfeng vendesse tutte le sue quote entro la fine del 2022. In base all’accordo potrà presentare di volta in volta un’offerta di vendita a Stellantis, di tutte o di una parte delle azioni ordinarie in suo possesso.
In Europa, intanto, la società di Stellantis Free2move ha completato l’acquisizione di Share Now, pioniere nel campo del car-sharing a flusso libero. Con questa mossa strategica prosegue “i piani di forte crescita per imporsi come leader mondiale della mobilità, espandendo il concetto di Mobility Hub a 14 città”. Free2move ha una flotta di oltre 450.000 auto che offre servizi di noleggio, car sharing e abbonamento, nonché una rete di oltre 500.000 posti auto. con l’acquisizione, Free2move espande la portata a 32 centri di mobilità in Europa e negli Usa.