Con la fine del restauro delle coperture dell’abbazia di Staffarda, la Fondazione Ordine Mauriziano (Fom) ha compiuto il primo passo di un progetto più ampio per la valorizzazione di uno dei più grandi monumenti medioevali del Piemonte che terminerà a giugno.
La riqualificazione del complesso e del borgo rurale, una spesa di circa 560 mila euro cofinanziati dalla Regione Piemonte, è partita il 12 novembre. “I restauri – sottolinea Marta Fusi, dirigente Fom – rappresentano il primo passo di un progetto più ampio per il rilancio dell’intero complesso che comprende sia la parte aulica sia la parte rurale”.
L’intero progetto, comprese le fasi autorizzative e la direzione dei lavori è stato seguito dagli uffici Fom e prevede la messa in sicurezza di una grande parte della copertura relativa alla manica su piazza Roma, l’ex granaio, la stessa chiesa abbaziale, il chiostro e alcune parti accessorie.
“I fondi per il momento a disposizione – spiega Luigi Valdemarin, architetto Fom – purtroppo non permettono un intervento esaustivo, ma sono fondamentali per garantire la conservazione del complesso e innescare un processo di recupero di altre porzioni”.