Sono circa 500 i dipendenti over 50 del Comune di Torino non vaccinati che, dal 15 febbraio, rischiano di essere sospesi. Lo sostiene in una intervista alle pagine locali del quotidiano la Repubblica la vicesindaca Michela Favaro.
“Crediamo che il numero possa diminuire. La stima, tra vaccinazioni dell’ultimo minuto e guarigioni, è che si possa scendere, oscillando tra i 250 e i 350 addetti”, spiega sostenendo che i non vaccinati “non sono molti, considerando una platea di oltre 7 mila addetti”, ma l’effetto sulla macchina comunale, in alcuni servizi e uffici, “si farà comunque sentire anche se il numero scenderà”. Il Comune applicherà la legge, nonostante un dibattito sull’utilità o meno delle norme e sulla necessità di cambiarle.
“Se è eccessivo o meno, se è efficace o meno, lo capiremo solo quando vedremo quanti dipendenti si saranno messi in regola e se a livello generale sarà servito ad incrementare ancora la percentuale di popolazione vaccinata”. In base alle assenze, “le attività saranno riorganizzate. Speriamo che il 2022 sia l’anno in cui riusciremo ad assumere un primo gruppo di nuovi dipendenti – conclude -. In primavera faremo le selezioni dei bandi di concorso già aperti. Altrimenti alla fine dell’anno, causa altri 600 pensionamenti previsti, ci potremmo ritrovare con meno di 7 mila addetti in Comune. Sarebbe un problema”.