TORINO. Sei mesi di reclusione per una giovane antagonista processato per oltraggio a pubblico ufficiale, un mese di reclusione per un poliziotto accusato di averla colpita al volto.
Queste le richieste di condanna presentate oggi dal pm Manuela Pedrotta al Tribunale di Torino. La vicenda risale all’8 giugno 2017. L’imputata, Maya Bosser, 24 anni, del centro sociale Askatasuna, denunciò pubblicamente l’accaduto con un video.
La giovane, insieme a un amico, aveva protestato con dei poliziotti impegnati in un controllo su alcuni stranieri nella zona dei Murazzi. Una volta portata degli uffici delle Volanti, in corso Tirreno, sarebbe stata maltrattata.
La condanna dell’agente è stata chiesta per il reato di lesioni colpose, risultate di lieve entità: “Il parapiglia – ha osservato il pm – durò una frazione di secondo e non è chiaro nemmeno dal filmato se lei abbia agito per prima, alzando una gamba per colpire, o se fu il poliziotto a toccarle per primo il viso a mano aperta. È probabile che ci sia stato un fraintendimento da parte di entrambi. Ma poco importa. L’agente, per quanto non volesse certamente fare del male, non era un novellino e, se anche avesse temuto di essere aggredito, non si è comportato da professionista. Il rimprovero è inevitabile”. Anche per l’amico della Bosser, chiamato a rispondere di oltraggio, sono stati proposti sei mesi di reclusione.