TORINO. “Attendiamo l’esito delle indagini da parte dei carabinieri. Nel caso fosse vero esprimiamo viva condanna per l’episodio e solidarietà alla signora minacciata”. Queste le parole di Dario Arrigotti, il console onorario di Ucraina in Piemonte, in merito alla vicenda della commerciante russa che l’8 aprile scorso sarebbe stata aggredita e minacciata nel suo negozio, nel centro di Torino, da due individui vestiti di nero.
“O parli ucraino o ti crocifiggiamo”, le avrebbero detto mentre le stringevano il collo aggiungendo “Slava Ukraini, Gloria all’Ucraina”. Nel bazar della donna, che vive in Italia dal 2011, si trovano prodotti tipici di tutti i Paesi dell’Est, dal cibo ai vestiti. Il negozio è a poca distanza dalla storica caserma torinese dell’Arma, la ‘Cernaia’, e dalla Questura.
Sull’episodio indagano i carabinieri della stazione Monviso. Un’indagine non facile, però, visto che, a quanto si apprende da fonti investigative, non ci sarebbero né testimoni né immagini di video sorveglianza. E anche all’interno del negozio non ci sono telecamere che avrebbero potuto riprendere l’aggressione.
“La comunità ucraina del Piemonte condanna ogni forma di intimidazione e violenza”, aggiunge infine Dario Arrigotti.