Perquisizioni della Guardia di Finanza di Torino per la vicenda della gestione del Teatro Regio. Le accuse per i quattro indagati sono di corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Coinvolte nelle indagini due società, una elvetica. Le perquisizioni sono in corso a Torino, Milano, Asti, Fermo e Ancona. L’operazione denominata Spartito è condotta dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Torino, su delega della Procura di Torino in relazione ad alcune criticità nella gestione della Fondazione Lirica del Teatro Regio di Torino.
Secondo le indagini della guardia di finanza, coordinate dal procuratore aggiunto Enrica Gabetta e il pm Elisa Buffa, esisteva un legame tra l’ex sovrintendente del Teatro Regio William Graziosi, indagato nell’inchiesta, e un’agenzia teatrale svizzera, che avrebbe visto crescere il suo fatturato in seguito alla scritturazione dei suoi artisti. Sono emerse anche presunte irregolarità per la conferma di Graziosi, poi non avvenuta, e nell’affidamento di incarichi a persone a lui vicine per il marketing del Teatro.
Nel corso delle indagini è emersa anche la figura di un dipendente della Fondazione che, nel giro di poco tempo, ha visto il proprio ruolo professionale crescere da corista a collaboratore di staff della sovrintendenza e che, secondo quanto ritengono gli inquirenti, avrebbe favorito l’aggiudicazione di un appalto per il servizio di marketing a un’azienda milanese. Con questa persona, secondo quanto si apprende, risultano indagati anche un imprenditore milanese e un imprenditore svizzero.