Con una nota stampa di ieri 3 settembre il Governo ha reso pubblica la sua decisione sui ruoli di Torino e Milano: dopo alcune settimane di indecisione, con il Consiglio dei ministri di ieri sera, l’esecutivo guidato da Conte ha confermato la prima come sede principale dell’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A) e ha candidato la seconda ad ospitare il Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB).
Torino coglie la sfida tecnologica del futuro diventando polo nazionale per l’Intelligenza Artificiale, realizzando la proposta lanciata tempo fa da don Luca Peyron, direttore della pastorale universitaria e coordinatore del servizio per l’Apostolato Digitale dell’Arcidiocesi di Torino. L’Arcivescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia, si è rallegrato per la pronta risposta data da istituzioni politiche, accademiche e sociali, auspicando che altre forze possano unirsi al progetto.
Per la Presidenza del Consiglio “Si tratta di una struttura di ricerca e trasferimento tecnologico capace di attrarre talenti dal mercato internazionale e, contemporaneamente, diventare un punto di riferimento per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale in Italia, in connessione con i principali trend tecnologici (tra cui 5G, Industria 4.0, Cybersecurity). I settori principalmente coinvolti saranno quelli della manifattura e robotica, IoT, sanità, mobilità, agrifoood ed energia, Pubblica amministrazione, cultura e digital humanities, aerospazio.”
Il Sindaco di Torino Chiara Appendino ha messo in evidenza i numeri che la nomina del capoluogo sabaudo a faro dell’IA porta con sé: 80 mln di euro all’anno di budget e 600 persone impiegate nella sede di Torino e ha ricordato, con soddisfazione, le tappe del percorso che hanno condotto a questo traguardo: “Ecco che siamo diventati la prima città a sperimentare l’auto a guida autonoma in contesto urbano, la prima a sperimentare il 5G, la prima a mettere in piedi il più grande show di droni in Europa.
E ancora siamo la città di Torino City Lab, ovvero una vera e propria policy di innovazione per attrarre aziende e start-up affinchè possano sperimentare tecnologia di frontiera. Ora la scelta di Torino come sede italiana dell’Istituto per l’Intelligenza Artificiale è, a un tempo, traguardo e punto di partenza in questo percorso.” Milano, sull’altra sponda del nord-ovest, sarà al fianco di Parigi e Monaco nel compito di registrare le nuove scoperte e soluzioni ideate nel campo delle scienze umane e del farmaceutico.