TORINO. “Vi estirperemo, siete un cancro”. E’ una delle tante frasi choc di alcuni volantini comparsi in un condomino dove vive una coppia gay. Siamo a Torino, quartiere Barriera di Milano. In un palazzo anni ’70 abitano dal 2018 Alex, 44 anni, barista, alle ultime elezioni candidato con i Moderati nella Circoscrizione 7, e il suo compagno.
Ma la loro vita è diventata infernale. Insulti omofobi che diventano minacce, il danneggiamento dell’auto, i muri e le porte dei luoghi comuni del condominio trasformati in una bacheca per deliri intolleranti. Sulla vicenda è intervenuta la sindaca, Chiara Appendino: “Anno 2021 e i cancri da estirpare rimangono l’odio e l’ignoranza”, scrive su Twitter la prima cittadina.
Tutto è incominciato due anni fa quando, con l’appoggio di una buona metà degli inquilini (nella palazzina vivono 30 famiglie), Alex chiede di sostituire l’amministratore. “In prima persona – racconta – ho intrapreso un’azione legale per la nomina giudiziale dell’amministratore visto che non aveva consensi. Ma il giorno prima della nomina è riuscito a ottenere la maggioranza. A questo punto ho chiesto la revoca giudiziale”.
Una scelta che qualcuno non perdona. Ben presto nascono le prime diatribe. Alex viene incolpato per un’infiltrazione d’acqua, “che in realtà era dovuta a un tubo condominiale”. “Quando ho emesso la richiesta di revoca – racconta – questa amministrazione per un anno e mezzo mi ha lasciato con tubi di amianto scoperti in casa. Solo la settimana scorsa è stato chiamato un tecnico per tamponare il danno”.
Vengono appesi dei fogli, firmati dagli autori, dove vengono definiti “dei truffatori”. Scatta la prima denuncia e appaiono nuovi volantini, questa volta anonimi, in cui la coppia viene chiamata “diversamente sessuati”, invitata a “cercare un’altra abitazione” e a “rivolgersi ad uno specialista magari marocchino”. Qualcuno aggiunge a penna: “Si propone una riunione ‘inter partes’ allo scopo di raccogliere le firme per poterli mandare via o denunciarli alla procura. Estirpiamo questo cancro”.
Alex presenta un’altra denuncia e qualcuno in ascensore lo incontra e lo minaccia “Mentre salivamo mi ha detto che avevo finito di vivere”. L’ultimo episodio è di pochi giorni fa, quando trova la sua auto danneggiata. “Mi hanno spaccato i nottolini, stavo per andare dai carabinieri quando ho visto nella buca delle lettere un biglietto: ‘Per ora ci limitiamo alla macchina. Presto vi manderemo via da questo condominio. Quelli come voi non sono graditi'”. “Quello che mi rattrista è che molti vicini con cui avevamo buoni rapporti ci hanno tolto il saluto”, conclude Alex.