Nel contesto di questa collaborazione con il Ministero, il team di Animal Equality ha effettuato diverse segnalazioni sul confine sloveno alle autorità; la prima riguardava un camion della Rossi Sauro Autotrasporti proveniente dall’Ungheria con a bordo 500 agnelli stipati su 4 piani in spazi ristretti e angusti.
La Polizia Stradale di Trieste e le veterinarie della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia hanno riscontrato le seguenti irregolarità che sono valse una multa di 3 mila euro all’autista del mezzo:
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sistema di abbeverazione non funzionante e con perdite di acqua, ma non solo: il sistema era predisposto per suini e non per ovini, nettamente più piccoli e dalle esigenze diverse quindi non in grado di bere adeguatamente;
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sistema di monitoraggio della temperatura all’interno del veicolo danneggiato;
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spazio per gli agnelli insufficiente: gli animali non riuscivano nemmeno a stare in piedi;
Durante una seconda segnalazione alle forze dell’ordine da parte del team di Animal Equality, è stato fermato un camion della Hunland, una delle maggiori aziende di trasporto di animali vivi dell’Ungheria che vanta i più alti standard di benessere animale in Europa. Il camion, diretto con il suo carico di agnelli verso un’azienda di proprietà di uno dei vice presidenti di Assocarni, viaggiava con a bordo quasi 600 agnelli tra i tre e i quattro mesi di età ed è stato fermato e multato con una sanzione di 2666 euro per assenza del necessario spazio-testa degli animali e per il trasporto senza opportuni divisori tra animali misti con e senza corna, una condizione vietata per legge poiché aumenta drasticamente il rischio che gli animali trasportati si feriscano a vicenda, aggravata per altro dall’estremo affollamento all’interno del camion.
Nel corso del 2021 sono stati più di 400.000 gli agnelli trasportati da paesi come Ungheria, Romania, Polonia e Spagna, e Animal Equality ed ENPA, in collaborazione con il Ministero della Salute, hanno deciso di agire. A seguito di alcuni incontri dedicati, il Ministero della Salute ha infatti deciso di intensificare l’attività di controllo alla luce di numerosi problemi e violazioni delle leggi denunciati dalle associazioni, che insieme ad Animal Welfare Foundation sono su strada dal 2018 per documentare il crudele trasporto di agnelli in Italia.
Se i consumi di carne di agnello sono infatti calati molto negli ultimi anni, facendo registrare un calo del 25% nel 2021, il trasporto però è continuato. In particolare, durante le inchieste condotte negli ultimi anni in Italia le associazioni hanno denunciato:
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Trasporto di agnelli non svezzati su camion inadeguati fino a 30 ore filate di viaggio, documentando così una violazione gravissima delle normative;
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Trasporto di animali senza lettiera, esposti alle intemperie e senza accesso al cibo e all’acqua;
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Trasporto di animali morti o morenti per via delle condizioni di viaggio;
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Animali ammassati gli uni sugli altri, con le zampe incastrate e le teste schiacciate contro il soffitto dei camion;
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Animali morti trascinati giù dai camion una volta giunti al macello e mai opportunamente segnalati;
Tutto questo accade ancora oggi, nonostante il Parlamento europeo a inizio anno abbia cercato di sminuire le problematiche drammatiche del trasporto di animali vivi con la bocciatura del report della Commissione d’inchiesta ANIT.