L’Inps ha pubblicato sul proprio sito un nuovo messaggio che ha fornito alcuni dettagli per per questi pensionati.
Nella Legge di Bilancio 2025, che ha già ricevuto l’ok della Camera dei Deputati ed è approdata al Senato in vista dell’approvazione finale, è stata inserita la conferma delle forme di pensionamento anticipato come l’Ape Sociale.
La misura in questione, introdotta nel 2017 per la prima volta, consente ad alcuni lavoratori, se in possesso di determinati requisiti, di lasciare l’impiego, in anticipo. Proprio in merito, l’Inps, con una comunicazione pubblicata nei giorni scorsi, ha fornito alcuni dettagli per la presentazione della domanda che dovrà avvenire entro una precisa data.
Ape Sociale, la comunicazione dell’Inps sulla scadenza della domanda
Qualche giorno fa, l’Inps ha pubblicato un nuovo avviso sul proprio sito che riguarda l’Ape Sociale (Anticipo pensionistico), indennità riconosciuta dall’istituto di previdenza sociale e che permette ad alcuni lavoratori di lasciare in anticipo l’attività lavorativa rispetto al requisito anagrafico per accedere alla pensione di vecchiaia.
L’Ape Sociale, così come Quota 103 e Opzione Donna, è stata nuovamente prorogata dal Governo italiano per il prossimo anno, come previsto nel testo della nuova Manovra che verrà approvata entro la fine del 2024. A meno di clamorose sorprese nella fase di discussione in Senato, dunque, l’indennità verrà confermata e non cambieranno le modalità di accesso ed i requisiti.
Nella recente comunicazione, l’Inps ha spiegato che la domanda di verifica delle condizioni di accesso all’Ape Sociale può essere presentata entro e non oltre il 30 novembre 2024. Per quanto riguarda i requisiti, possono richiedere di lasciare l’impiego in anticipo i lavoratori che al momento della domanda: hanno compiuto almeno 63 anni e 5 mesi di età; non sono titolari di alcuna pensione diretta ed hanno maturato 30 anni di contributi, per i lavoratori che svolgono attività considerate gravose l’anzianità contributiva minima deve essere di 36 anni e 32 per alcune categorie specifiche. Per le donne, i requisiti contributivi scendono di 12 mesi per ogni figlio, nel massimo di due anni.
Infine, l’Inps ha ricordato che il beneficio è subordinato alla cessazione di attività di lavoro dipendente, autonomo e parasubordinato sia svolto nel nostro Paese che all’estero. Infine, l’indennità non è compatibile con altri trattamenti di sostegno di natura economica come disoccupazione involontaria o l’indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale.
Una volta accettata la domanda, l’erogazione inizia dal mese successivo alla presentazione e l’indennità verrà corrisposta per 12 mensilità all’anno, ma sino al raggiungimento del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia o sino all’ottenimento di un’altra modalità di pensione anticipata.