Gianni Morandi distrutto, carriera finita: la reazione del cantante

Il famoso e amato cantante Gianni Morandi racconta di un avvenimento molto doloroso che ha rovinato la sua carriera. 

Gianni Morandi è sicuramente uno dei cantanti più amati della musica italiana. Piace sia alle generazioni passate che ai giovani, come confermato dal successo che ha avuto il brano che ha portato al Festival di Sanremo 2022 dal titolo “Apri tutte le porte”. 

Gianni Morandi: la sua carriera rovinata
Fra pochi mesi compirà 80 anni ma Gianni Morandi racconta che la sua carriera stava finendo molto presto per un evento molto triste (ansafoto) – lavocetorino.it

È amato anche come conduttore, dato che proprio lui ha condotto diverse edizioni della famosa kermesse musicale che si tiene all’Ariston (l’ultima volta nel 2022 come co-conduttore in quello condotto da Amadeus) e numerosi altri programmi. Inoltre ha anche recitato in moltissimi film e fiction di successo. Di recente però l’artista ha confessato qualcosa di davvero doloroso che ha rovinato la sua carriera. Ecco cosa ha detto. 

L’avvenimento che ha rovinato la carriera di Gianni Morandi

Gianni Morandi ha confessato a DiPiù di un avvenimento che ha rovinato la sua carriera e che, anzi, avrebbe potuto distruggerla per sempre. Nel 1966 incise “C’era un ragazzo”, una canzone che parlava di guerra, che aveva fatto grande scandalo e per cui ci furono anche interrogazioni parlamentari. Subito dopo, nel 1971, Morandi subì una forte contestazione al Vigorelli. Il pubblico lo detestava, lo fischiò e insultò e dovette lasciare il palco. 

Gianni Morandi: l'avvenimento che rovinò la sua carriera
Morandi racconta di un avvenimento che ha rovinato la sua carriera e che avrebbe potuto farla finire per sempre (ansafoto) – lavocetorino.it

L’artista parla di quel punto morto della sua carriera, da cui è stato difficile rialzarsi. Stava per convincerci che le parole di suo padre “Tutto questo finirà presto” fossero vere. “Invece c’è sempre un altro treno che passa. E io, sono sempre stato fortunato”. Morandi ha confessato di aver aspettato per anni un altro treno, distraendosi e dedicandosi comunque alla musica, studiando al Conservatorio il contrabbasso.

Dopo la chiamata di Mogol per creare una squadra di calcio formata da cantanti (quella che è già da anni la “Nazionale Cantanti”), è iniziata piano piano la sua risalita. Dopo qualche anno, ha ripreso infatti a cantare incidendo “Canzoni stonate”, anche se le vendite non furono alte.

Il boom di Morandi ci fu con “Uno su mille” e con le nuove partecipazioni al Festival di Sanremo, prima con Tozzi e Ruggeri, e poi da solo, con i brani scritti da Jovanotti. Per fortuna quell’avvenimento che Morandi temeva avrebbe messo un punto alla sua carriera, non è stato tanto decisivo, tanto che oggi il cantate è ancora  sulla cresta dell’onda con successi in ogni campo (canto, televisione, cinema). 

Morandi, che fra pochi mesi compirà 80 anni, ha ripercorso tutta la sua carriera, sin dai primi anni parlando anche delle difficoltà che ha incontrato. Il suo inno “Uno su mille” è molto autobiografico sin dalle prime battute “Se ti diranno: sei finito, non ci credere”. Lui stesso ha fatto così, ha atteso pazientemente di avere il riscatto dopo il duro colpo che aveva subito e ce l’ha fatta.

Tutt’ora è un esempio di grande artista a 360° e uomo di forti valori, come la famiglia, dato che da trent’anni fa coppia fissa con la sua amata Anna, conosciuta a casa di un musicista bolognese, Mauro Malavasi. Ha cinque nipoti, due dei quali figli dell’amore fra sua figlia Marianna e Biagio Antonacci. Ha elogiato infatti suo nipote Paolo che, come autore è addirittura, meglio di suo genero. 

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