Pignoramento Agenzia Entrate, assurdo: cosa può accaderti se hai casa cointestata

In merito a un pignoramento dell’Agenzia delle Entrate cosa può accadere se hai casa cointestata? Andiamo a scoprirlo da vicino.

Oggi vogliamo organizzare alcuni aspetti legati alle nostre economie e a specifiche che possono crearci dei problemi. Prima di analizzare il tutto però andiamo a scoprire cos’è un pignoramento dell’Agenzia delle Entrate. Si tratta di uno strumento di riscossione che il Fisco adotta di fronte agli insoluti dei cittadini.

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Pignoramento Agenzia Entrate, assurdo: cosa può accaderti se hai casa cointestata – lavocetorino.it

Tramite la piattaforma online, alla quale si può accedere con Carta d’identità elettronica e Spid, avete la possibilità di rateizzare le cartelle esattoriali insolute e quindi di bloccare eventuali pignoramenti. Ricordiamo che tra queste opzioni può arrivare anche il fermo amministrativo del vostro veicolo o il pignoramento dello stesso.

Oggi però ci soffermiamo sul pignoramento in merito a una casa cointestata. Cosa accade? Rischiamo di perderla anche se non siamo noi a essere in debito con lo Stato? Vogliamo tranquillizzarvi e indicarvi tutte le soluzioni per evitare che la situazione si possa pesantemente complicare o addirittura compromettere con la perdita dell’immobile.

Pignoramento Agenzia delle Entrate su case cointestate

L’argomento della casa cointestata, quando si parla di pignoramento da parte dell’Agenzia delle entrate, è un argomento che viene molto spesso dibattuto. Per questo vogliamo affrontarlo con grande serietà e senza lasciare nulla al caso, per evitarvi alcuni problemi nati anche da scelte superficiali.

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Pignoramento Agenzia delle Entrate su case cointestate – lavocetorino.it

In questi casi il bene può essere comunque pignorato e, una volta venduto, il debitore cointestatario dovrà restituire la quota all’altro comproprietario che sarà risarcito completamente. Nonostante questo spesso si passa a un accordo tra le parti con il comproprietario libero da vincoli fiscali che fa un’offerta per l’altra metà pari al sostanziale annullamento dell’ammenda.

La cosa può diventare più complicato in caso di cointestatari che sono anche sposati e con la comunione dei beni. A quel punto il debito diventa di entrambi e i rischi di perdere la casa inevitabilmente si moltiplicano. Per evitare malintesi ed errori il consiglio è quello di recarsi direttamente all’Agenzia delle Entrate per studiare il metodo più indolore per restituire l’insoluto senza perdere il bene immobile.

Si tratta, infatti, di un argomento spinoso e pieno di clausole che ci possono trarre in inganno anche quando siamo convinti di aver fatto la cosa giusta e che non avremo più nessun problema. Argomenti come l’economia sono talmente delicati che è impossibile prendere le cose troppo alla leggera e con superficialità perché i rischi sono veramente ingenti.

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