Padelle antiaderenti, scatta l’allarme: se surriscaldate possono essere un vero pericolo per la salute

Un dilemma preoccupa gli amanti della cucina, le padelle antiaderenti sono veramente sicure? Quello che bisogna sapere prima dell’utilizzo.

Facile, veloce e gustosa, la cottura in padella convince proprio tutti. Sopratutto se si utilizzando padelle antiaderenti, facili da pulire e perfette anche per gli inesperti in cucina, in quanto riducono la possibilità che il cibo si bruci. Inoltre, grazie proprio alla loro caratteristica permettono una cucina a basso contenuto di grassi.

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Come utilizzare correttamente le padelle antiaderenti (lavocetorino.it)

Tuttavia negli ultimi anni ci si è molto interrogati sulla questione sicurezza, in molti hanno iniziato a preoccuparsi del materiale che dona a queste padelle l’antiaderenza: il politetrafluoroetilene (PTFE), meglio conosciuto come Teflon.

Il Teflon rientra tra le quelle che vengono definite sostanze chimiche eterne, dette PFAS (sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche) e note per la loro estrema resistenza alla decomposizione. Ci si domanda dunque, quali conseguenze possa avere sull’organismo la cottura degli alimenti in padelle in Teflon.

Padelle antiaderenti, quali rischi per la salute.

Della questione si preoccupano imminenti scienziati in tutto il mondo, come Zachary Hudson della British Columbia, il quale si è soffermato molto sulla questione sicurezza legata alla fase di cottura all’interno di padelle antiaderenti. Queste infatti, non andrebbero mai portate a temperature troppo elevate (sopra i 260°). Come spiegato dal professore in chimica, il PTFE quando entra a contatto con alte temperature rilascia vapori tossici, contenenti sostanze nocive per l’organismo.

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Attenzione a non riscaldare troppo le padelle antiaderenti (lavocetorino.it)

Tra i rischi troviamo la Teflon flu, anche detta febbre da fumi di polimeri. Si tratta di una condizione temporanea molto simile alla febbre. La sintomatologia comprende febbre, dolori muscolari, mal di testa e difficoltà respiratorie. I sintomi appaiono entro 12-24 ore dall’esposizione ai fumi di padelle surriscaldate.

Va sottolineato che dalla Food and Drug Administration (FDA) hanno tenuto a chiarire che allo stato attuale delle ricerche non vi siano risultati capaci di dimostrare che i PFAS presenti nelle padelle antiaderenti possano rappresentare qualsivoglia pericolo per la salute dei consumatori se utilizzate a temperature normali.

Ci sono una serie di accorgimenti che possono essere messi in pratica per utilizzare le pentole antiaderenti senza rischi per la salute. Per evitare il rilascio di fumi tossici dalle padelle antiaderenti, non andrebbero mai scaldate da vuote, in questo modo infatti raggiungeranno alte temperature in poco tempo.

Durante l’utilizzo delle padelle è bene assicurare il corretto circolo dell’aria, aprendo le finestre e ancor meglio utilizzando la cappa. Inoltre andrebbero evitati utensili in acciaio inossidabile o altri materiali duri, questi infatti rischiano di graffiare il rivestimento delle pentole.

Secondo una ricerca australiana infatti, un singolo graffio può arrivare a rilasciare fino a 9.100 particelle di plastica. Come abbiamo visto i PFAS sono molto pericolosi e potrebbero causare gravi danni alla salute, è dunque necessario sostituire immediatamente le padelle che presentino graffi, schegge o lesioni.

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